Guerra dei talenti più aspra che mai, carichi di lavoro in aumento e potere d'acquisto in discesa, pressione sui risultati, incertezza sul futuro e la crisi che continua a mordere.
È in questo scenario che le imprese devono convincere i dipendenti più che mai a stringere i denti, a essere efficienti e ad avere spirito d'iniziativa (la cosiddetta «proactività»). Ma come si fa di questi tempi? Secondo una indagine della Cass business school di Londra, condotto sulle multinazionali Gkn, Akzonobel e Tesco Hsc, obiettivi ambiziosi con alto investimento emotivo favoriscono l'iniziativa personale, ma non l'attaccamento all'azienda, mentre il coinvolgimento nella definizione degli obiettivi e una gestione equa delle performance aumenterebbero la fedeltà al lavoro e all'organizzazione. Mentre premi, promozioni, crescita professionale, formazione, autonomia decisionale e sistema di welfare aziendale (supporto socio-sanitario integrativo) sono positivi sia per legare le persone all'impresa sia per renderle più «performanti».