E' duro il richiamo da parte del Commissario all’Energia, Günther Oettinger, al ministro dello Sviluppo economico, Paolo Romani, sulle modifiche introdotte ai regimi di incentivazione alle fonti rinnovabili in Italia, fortemente penalizzanti per il settore (leggi la lettera). Mentre il Governo della Germania si sta muovendo in ben altro modo, stanziando cinque miliardi di euro nell'energia dal vento per uscire dalla morsa del nucleare per volontà del Cancelliere Angela Merkel nel cambiare le proprie strategie economiche, dopo il disastro di Fukushima.
In Italia, l'amministratore delegato di Enel Fulvio Conti invita il Governo, in audizione parlamentare, a copiare gli incentivi di Berlino sul fotovoltaico che garantirebbero risparmi per 2 miliardi l'anno. E' una sfida ai piani del Governo e della Confindustria che propone un tetto agli aiuti pari a 6 miliardi di euro l'anno, per 20 anni, da raggiungere entro il 2016-17 e di Assosolare che vorrebbe un miliardo in più. Forse una strada semplice potrebbe essere proprio quella di adottare incentivi di taglia europea, che l'Autorità riduce mano a mano che calano i costi d'investimento (in Germania, dimezzati in due anni) e si raggiungono gli obiettivi produttivi del Piano energetico.(M. Mucchetti, Corriere Economia). Il Gestore dei Servizi Energetici intanto, comunica che il prezzo di offerta dei propri Certificati Verdi per l'anno 2011 è pari a 113,1 €/MWh.
Sul fronte della piazza SOS Rinnovabili organizza per il 20 aprile un sit-in di protesta, anche se le manifestazioni si susseguiranno dalla mattinata con lo sciopero nazionale dell’intero comparto del fotovoltaico e delle aziende collegate con il settore delle energie rinnovabili. Grande mobilitazione anche per le 194 imprese venete riunite nella Rete imprese venete per il solare (Rives), capitanate da Domenico Sartore, ad di Solon, azienda che nei giorni scorsi ha annunciato il blocco delle attività nel caso in cui il nuovo regime di incentivazione al fv non sia definito in tempi brevi.
Mentre dal lato dei saperi abbiamo un'intervista ad Arturo Lorenzoni dell'Università di Padova, che assicura che il fotovoltaico italiano potrà crescere con le proprie gambe dopo il 2016, ma per arrivare a questo il settore dovrà essere accompagnato da un'adeguata incentivazione, meglio se basata su una tariffa fissa, anziché una 'feed in premium', come quella in vigore. E uno studio della Hong Kong and Shanghai Banking Corporation (Hsbc), colosso mondiale del credito con sede a Londra che delinea lo scenario energetico del pianeta all'orizzonte del 2050: mantenendo le modalità attuali di consumo energetico per la metà del secolo l'umanità non disporrà del petrolio necessario.
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