giovedì 13 ottobre 2011

Anche gli artigiani si alleano. «In rete per non chiudere»

Dalle reti informali o provvisorie a quelle stabili create per dare vita a una nuova forma di business. Confartigianato Lombardia ha deciso di accelerare sulle aggregazioni delle imprese, mettendo a regime un nuovo servizio dedicato agli associati che potranno contare su sportelli dedicati alle reti d'impresa.

«L'obiettivo - afferma Roberta Gagliardi, responsabile progetti competitività di Confartigianato Lombardia - è diffondere tra gli imprenditori la cultura di quanto sia importante oggi crescere tramite le reti. E un obiettivo fondamentale per le nostre aziende che spesso sono troppo piccole e isolate per rimanere sul mercato o guadagnare posizioni».

L'iniziativa di Confartigianato si inserisce in un contesto favorevole. Secondo i dati elaborati dall'associazione, il 15% dei giovani imprenditori partecipa già a qualche esperienza di aggregazione di impresa, per un totale di 11mila individui. Una scelta finalizzata principalmente a condividere conoscenze, capacità e competenze tecniche e a sfruttare economie di scala Per quanto riguarda più nel dettaglio le reti di impresa, il cui contratto è stato introdotto nel 2009, in regione si contano 24 realtà attive che coinvolgono però aziende con almeno 20 dipendenti, mentre manca il quadro della situazione per le imprese più piccole.

«Oltre all'assistenza normativo-contrattuale - prosegue Gagliardi - aiuteremo le aziende a valutare le opportunità di business che possono derivare dall'attivazione di un contratto di rete. L'obiettivo strategico, infatti, può essere l'internazionalizzazione o la messa a punto di un nuovo prodotto. Inoltre forniremo un servizio di matching qualora ci siano imprenditori intenzionati ad avviare collaborazioni senza però aver già individuato dei possibili partner».

L'iniziativa di Confartigianato Lombardia è partita contestualmente alla pubblicazione dell'azione 1 del programma Ergon (avvenuta settimana scorsa) da parte di Regione Lombardia. Un bando, quello regionale, che mette a disposizione oltre 18 milioni di euro per sostenere la creazione di reti non più legate a un obiettivo temporaneo. «Rispetto ai bandi precedenti - ha affermato l'assessore regionale all'Industria e Artigianato Andrea Gibelli - Regione Lombardia si è orientata vero l'incentivo di aggregazioni stabili di reti, giuridicamente riconoscibili. E fondamentale continuare a favorire processi di aggregazione che possano aumentare la competitività sul mercato delle imprese, unendo capacità, competenze e risorse».