martedì 11 ottobre 2011

Le imprese fanno rete, la banca fa lo sconto .

Per i piccoli la parola chiave dei prossimi mesi diventerà «stretta creditizia» e stavolta la sensazione è quella di trovarsi in condizioni peggiori rispetto all'ottobre 2oo8, il primo credit crunch della Grande Crisi. Allora la chiusura dei rubinetti bancari si accompagnava a quella che sembrava un'improvvisa discontinuità dei mercati, ora si sa che il rischio è di lavorare dentro una prospettiva di depressione pluriennale con aziende che provengono a loro volta da un biennio difficile. E se dunque il contesto recessivo è decisamente più fosco urgono scelte radicali.

Non basta far legittimamente pressione sulle banche e sulla politica, ma le Pmi sono chiamate a cambiare anche i propri comportamenti. A cominciare dalla creazione di reti di impresa e di aggregazioni, una strada che può consentire loro sul breve di «meritarsi» condizioni di rating più favorevoli. Se vogliamo si tratta di un bonus anti-individualismo che può permettere a centinaia di aziende non solo di evitare la chiusura ma di avere una corsia preferenziale al credito a media gittata. Almeno tre banche si sono già dichiarate favorevoli a questa sorta di scambio con i Piccoli e anche altri istituti stanno valutando l'ipotesi.

I primi a muoversi sono stati.......

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