giovedì 27 ottobre 2011

Incertezza rinnovabile

Reti di impresa per il rilancio: domani a Gardone Val Trompia.

Il Pd dà appuntamento alle Pmi con l'appuntamento  «Reti d'impresa per il rilancio» a partire dalle 17,30 di domani all'Auditorium San Filippo di via Don Zanetti 3 a Gardone. L'incontro promosso dai democratici domani a Gardone Val Trompia, in vista della conferenza di Monza.

Il segretario Bisinella: «Vogliamo ascoltare la voce di tutti quegli imprenditori piccoli e medi che il Governo Berlusconi ha dimenticato» All'incontro interverranno Aldo Bonomi, Paola De Micheli, Eugenio Massetti e Stefano Tosi. «Persi 10 anni. Ricostruire sarà impossibile senza liberare le potenzialità delle Pmi» dice Angela Dessi.

Passa da Gardone Valtrompia il cammino del Partito Democratico verso la ricostruzione economica del Paese, e attraverso un focus interamente dedicato alle filiere e alle reti di impresa punta dritto alla Conferenza nazionale per il lavoro autonomo e le piccole e medie imprese del prossimo 26 novembre a Monza. «Perché, spiega il segretario provinciale Pietro Bisinella, il Partito Democratico vuole sentire le voci di tutti quei piccoli imprenditori che il Governo Berlusconi ha dimenticato e partendo dalle loro istanze vuole portare un contributo reale al documento nazionale che detterà le linee guida per il futuro».

L'incontro organizzato, mira ad aprire una finestra di dibattito ......

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mercoledì 26 ottobre 2011

Rifkin: il futuro è una rete piena di energia.

Il petrolio sta finendo, il clima sta peggiorando e anche l'Occidente non si sente molto bene.

Jeremy Rifkin non è WoodyAllen ma il richiamo alla geniale battuta è inevitabile.

«Siamo una civiltà fondata sul paradosso: abbiamo costruito il nostro futuro sulla riesumazione dei depositi del Carbonifero. Petrolio, carbone e gas sono regali del passato, con il primo che costa sempre più ma di cui ne abbiamo sempre meno. Se aggiungiamo i cambiamenti climatici provocati dalle emissioni prodotte dalla combustione di queste sostanze il quadro è completo. È un futuro che sa molto di suicidio».
Questa non è una battuta allegra «Torniamo ai paradossi. Questa crisi economica è devastante, non v'è dubbio. Ma volendo vedere il bicchiere mezzo pieno contiene un aspetto positivo che andrebbe valorizzato. Perché sta facendo capire a tutti, anche ai più cocciuti, che se non cambiamo strada finiamo nel burrone».
Non le sembra di esagerare?

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martedì 25 ottobre 2011

Sostenibilità, i buchi nella rete

Ridimensionata, anche per merito della crisi, la spinta alle corpose brochure cartacee, le imprese optano sempre più spesso per il web nel rendere note le pratiche di responsabilità sociale. Con esiti, però, ancora poco convincenti: la qualità delle informazioni resta largamente sotto la sufficienza e oltre un terzo delle aziende non offre alcuna rendicontazione sul proprio impatto ambientale e sociale. Così, solo per un piccolo drappello di società quotate la Csr si può considerare realmente integrata nelle strategie di comunicazione e sviluppo.


A formulare questo severogiudizio è una ricerca, la Csr Online Awards 2011, realizzata dalla società di comunicazione finanziaria Lundquist che, per il quarto anno consecutivo, ha monitorato l'utilizzo della Rete nella divulgazione della responsabilità sociale. I risultati dello studio, che Il Sole 24 Ore del lunedì è in grado di anticipare e che sono integralmente consultabili sul suo sito, saranno discussi giovedì 27 e venerdì 28 a Venezia in occasione dell'annuale seminario internazionale, con la contestuale premiazione dei vincitori.

Gli Online Awards puntano, infatti, a valorizzare le eccellenze della Csr non tanto nella sostanza........

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giovedì 13 ottobre 2011

Anche gli artigiani si alleano. «In rete per non chiudere»

Dalle reti informali o provvisorie a quelle stabili create per dare vita a una nuova forma di business. Confartigianato Lombardia ha deciso di accelerare sulle aggregazioni delle imprese, mettendo a regime un nuovo servizio dedicato agli associati che potranno contare su sportelli dedicati alle reti d'impresa.

«L'obiettivo - afferma Roberta Gagliardi, responsabile progetti competitività di Confartigianato Lombardia - è diffondere tra gli imprenditori la cultura di quanto sia importante oggi crescere tramite le reti. E un obiettivo fondamentale per le nostre aziende che spesso sono troppo piccole e isolate per rimanere sul mercato o guadagnare posizioni».

L'iniziativa di Confartigianato si inserisce in un contesto favorevole. Secondo i dati elaborati dall'associazione, il 15% dei giovani imprenditori partecipa già a qualche esperienza di aggregazione di impresa, per un totale di 11mila individui. Una scelta finalizzata principalmente a condividere conoscenze, capacità e competenze tecniche e a sfruttare economie di scala Per quanto riguarda più nel dettaglio le reti di impresa, il cui contratto è stato introdotto nel 2009, in regione si contano 24 realtà attive che coinvolgono però aziende con almeno 20 dipendenti, mentre manca il quadro della situazione per le imprese più piccole.

«Oltre all'assistenza normativo-contrattuale - prosegue Gagliardi - aiuteremo le aziende a valutare le opportunità di business che possono derivare dall'attivazione di un contratto di rete. L'obiettivo strategico, infatti, può essere l'internazionalizzazione o la messa a punto di un nuovo prodotto. Inoltre forniremo un servizio di matching qualora ci siano imprenditori intenzionati ad avviare collaborazioni senza però aver già individuato dei possibili partner».

L'iniziativa di Confartigianato Lombardia è partita contestualmente alla pubblicazione dell'azione 1 del programma Ergon (avvenuta settimana scorsa) da parte di Regione Lombardia. Un bando, quello regionale, che mette a disposizione oltre 18 milioni di euro per sostenere la creazione di reti non più legate a un obiettivo temporaneo. «Rispetto ai bandi precedenti - ha affermato l'assessore regionale all'Industria e Artigianato Andrea Gibelli - Regione Lombardia si è orientata vero l'incentivo di aggregazioni stabili di reti, giuridicamente riconoscibili. E fondamentale continuare a favorire processi di aggregazione che possano aumentare la competitività sul mercato delle imprese, unendo capacità, competenze e risorse».

martedì 11 ottobre 2011

Le imprese fanno rete, la banca fa lo sconto .

Per i piccoli la parola chiave dei prossimi mesi diventerà «stretta creditizia» e stavolta la sensazione è quella di trovarsi in condizioni peggiori rispetto all'ottobre 2oo8, il primo credit crunch della Grande Crisi. Allora la chiusura dei rubinetti bancari si accompagnava a quella che sembrava un'improvvisa discontinuità dei mercati, ora si sa che il rischio è di lavorare dentro una prospettiva di depressione pluriennale con aziende che provengono a loro volta da un biennio difficile. E se dunque il contesto recessivo è decisamente più fosco urgono scelte radicali.

Non basta far legittimamente pressione sulle banche e sulla politica, ma le Pmi sono chiamate a cambiare anche i propri comportamenti. A cominciare dalla creazione di reti di impresa e di aggregazioni, una strada che può consentire loro sul breve di «meritarsi» condizioni di rating più favorevoli. Se vogliamo si tratta di un bonus anti-individualismo che può permettere a centinaia di aziende non solo di evitare la chiusura ma di avere una corsia preferenziale al credito a media gittata. Almeno tre banche si sono già dichiarate favorevoli a questa sorta di scambio con i Piccoli e anche altri istituti stanno valutando l'ipotesi.

I primi a muoversi sono stati.......

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martedì 4 ottobre 2011

RetImpresa e BNL, al via una nuova collaborazione.

Un buon progetto comune consente alle singole aziende un miglior accesso al credito come lo dimostra un prodotto di finanziamento ad hoc per le Reti che si chiama Bnl2xReti e, per i progetti più meritevoli, una riduzione dello spread tra il 15 e il 30%.

Questo il cuore dell'accordo sottoscritto da Retlmpresa di Confindustria con Banca Nazionale del Lavoro. L'agenzia Confederale di Confindustria, nata per promuovere l'aggregazione di imprese e lo sviluppo sul territorio delle Reti di imprese che porta a casa il terzo accordo (dopo quello con Barclays e Unicredit).

Il progetto lavora su due fronti. Il primo, alla luce delle crescenti difficoltà incontrate dalle imprese per l'aumento del costo del denaro e degli spread, punta a facilitare l'accesso al credito delle attività organizzate in Reti. Il secondo ha l'obiettivo di creare maggiori economie di scala per la riduzione di costi ed aumentare la capacità di investimento delle Pmi in ambiti come la ricerca e sviluppo o l'espansione in nuovi mercati. Se, però, il progetto di un rating di Rete resta ancora sulla carta - anche per la mancanza di personalità giuridica dello strumento -, le occasioni per le aggregazioni di avere percorsi su misura con il mondo del credito iniziano a realizzarsi. «Con questo accordo - spiega Paolo Alberto De Angelis, responsabile della Divisione Corporate di Bnl .......

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Intervista a Aldo Bonomi, RetImpresa per l'accordo con BNL: «Ora è necessario investire di più»

« Con la presidente Marcegaglia ci siamo posti l'obiettivo di arrivare a 200 reti entro maggio 2012. Un target molto ambizioso, ma che sentiamo vicino».

A quasi due anni dalla nascita di Retlmpresa il bilancio di Aldo Bonomi, vice presidente per le politiche territoriali e distretti industriali di Confindustria e presidente dell'Agenzia confederale delle Reti, è pieno di ottimismo.
Centodiciotto aggregazioni nate in poco meno di due anni che coinvolgono quasi seicento imprese. Un segnale forte che indica quanto gli imprenditori siano consapevoli delle potenzialità dello strumento, che può contribuire a superare la frammentazione e il nanismo delle imprese italiane.

Cosa vi aspettate dal nuovo accordo con Bnl?
Questo accordo valorizza tre aspetti: innanzitutto facilita l'accesso al credito delle reti, migliorando i meccanismi diva-lutazione. Bnl, inoltre, ci affiancherà nella diffusione e promozione sul territorio dello strumento con convegni e incontri informativi. Ma, in particolare, questo accordo introduce....

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