venerdì 2 aprile 2010

Questi due signori, che cosa hanno in comune?

Lui, è Carlo Mollino, nato a Torino il 1905 e morto a Torino il 27 agosto 1973, architetto, designer, pilota di aeroplani e di auto da corsa, scrittore, fotografo e ottimo sciatore.
Nella sua vita ha fatto tante cose, molte in modo eccellente e unico. I suoi arredi, spesso prodotti in pezzi unici o in serie limitate, fondono l'utilizzo di tecniche costruttive artigiane con la sperimentazione di nuovi materiali e nuove tecnologie, come il compensato curvato a strati sovrapposti.
L'estetica che ne deriva non è direttamente riconducibile ad alcuna corrente artistica. Un'innata curiosità unita a una forte personalità lo hanno portato a esplorare i confini della sua fantasia e della sua manualità. Ed è arrivato fino ai limiti.

Lui, è Amerigo Hartstein, nato a Almosd, piccola cittadina ungherese il 7 gennaio 1905 e morto a Torino il 3 luglio 1954, chimico. Ed è mio nonno Imre. A lui nel 1946 vengono in mente alcune idee per nuovi prodotti e per nuovi procedimenti industriali. Sono i prodotti ricavati da resine sintetiche, in particolare finte pelli. Da ricercatore impiegato presso la Ditta Stabilimenti di Brandizzo, crea prima il brevetto e poi fonda la Ditta Manifattura applicazioni sintetiche. Le sue prime produzioni di tessuti similpelle vengono fatte attraverso un cilindro in acciaio realizzate con l'incisione del disegno “tipo foca 104" e conosciuti al mercato con il marchio depositato “Resinflex” Arl. Poi Manifattura applicazioni sintetiche cambia nome e diventa Resinflex, come è arrivata a noi e presente sul mercato ancora oggi:  Resinflex