venerdì 15 aprile 2011

AAA certezze cercansi

Il credit crunch e l’incertezza legislativa influiscono sul finanziamento dei progetti. L’indagine svolta presso le imprese delle rinnovabili da Althesys Strategic Consultants all’interno dell’ Irex Annual Report 2011 e presentata oggi alla Camera di Commercio di Milano evidenzia come il rischio, percepito o reale, dell’investimento nelle rinnovabili stia aumentando. Due terzi degli operatori dichiarano di aver ridotto gli investimenti a causa della situazione finanziaria. L’aumento del rischio ricade sulla bancalità dei progetti: il 27% delle aziende rinuncia a oltre il 30% dei progetti in portafoglio per questioni collegate al finanziamento. Gli operatori prevedono un maggior ricorso all’equity e al leasing per finanziare i progetti, mentre si riduce l’accesso al credito bancario e tanto più al project financing, vero grande desaparecida.L’onorevole piemontese della Commissione ambiente del Senato, presente al desk,  fa uno scivolone quando afferma che le imprese del fotovoltaico non siano tali dal momento che non abbiano dipendenti e chi le crea e dirige non sia un imprenditore, ma soltanto un ‘investitore’. La platea reagisce nervosamente, sì, ma se la verità sta nel mezzo forse non proprio tutti gli assenti di oggi risultano essere esattamente degli imprenditori e industriali che rischiano passione, dipendenti, macchinari, strutture e finanze personali per crescere sul mercato, insieme a qualsiasi costo. Mi chiedo.

Intanto siamo tutti flessibili e contenti: il contratto unico alla Ichino è illusorio, meglio incentivare economicamente le assunzioni, così scrive oggi sul "Il Foglio" Francesco Delziò, brillante autore (2008) di Generazione Tuareg, un libro che ho letto, amato e consiglio a ‘giovani’ e ‘vecchi’. E come dargli torto?

La generazione 40 anni, in realtà, si scrive flessibile ma si legge precario ci dice Tonia Mastrobuoni su La Stampa di oggi. Cresciuta nella consapevolezza di dover dimenticare il mito del posto fisso che aveva segnato la vita dei propri genitori, dagli anni 90 la generazione dei flessibili ha imparato invece che il destino più comune è invece quello di precario. Leggi tutto

Anche se Salvatore Moncada, imprenditore agrigentino e re dell’energia eolica italiana consegna le sue dimissioni in dissenso dalla linea anti-mafia dei vertici regionali della Confindustria e per la denunciata  mancanza da parte dell'associazione di prese di posizione a difesa del business dell'eolico.
Ma ci chiediamo chi certifichi i programmi all’interno dei contratti di rete, che ricordiamo siano due o più imprenditori che perseguono congiuntamente il bene della propria impresa e come ?

E quindi arrivederci Italia? Nella totale incapacità del Paese di valorizzare i talenti e investire sui giovani nasce il Manifesto degli espatriati, per rendere l’Italia un paese per giovani. Sergio Nava di Radio 24, con alcuni colleghi di altre testate, lancia una bella iniziativa per i giovani talenti transfughi.