sabato 30 luglio 2011

Nella rete, di imprese.

In Italia sono 76 i contratti di rete firmati ad oggi, che coinvolgono 388 imprese, 62 Province e 18 Regioni italiane e 26 milioni di euro il credito di imposta dalle aziende richiesto all’Agenzia delle Entrate. Ma vediamo quali sono le notizie grandi e piccole di questa fine di luglio.

Il 21 del mese è stato siglato tra Confindustria, RetImpresa e Unicredit per tramite del suo amministratore delegato Federico Ghizzoni un accordo per le aziende aggregate in rete che consiste in un miglioramento del rating per il loro credito da 0,5 a 2 punti.

Il 23 di luglio sei aziende friulane del settore chimico sottoscrivono nella sede di Confindustria Udine un contratto di rete d’impresa. Il contratto denominato Together for Tomorrow consentirà di realizzare obiettivi e sinergie commerciali e produttive. E, sempre del 23 di luglio, la notizia della nascita a Bari della seconda rete italiana di imprese attive nelle rinnovabili. Si chiama RinnovaNet  ed è sostenuta da Promen Sud Est, società partecipata da Banche , Camera di Commercio e Confindustria Bari e Bat e si compone di undici aziende di cui 8 dirette competitors: il suo Presidente è Nicola Catalano. L’altra rete delle rinnovabili è rappresentata dal Distretto Green and High Tech di Monza e Brianza presieduto da Filippo Levati, Amministratore delegato di MX Group e di IFI – Industria Fotovoltaica Italiana.

Anche Giorgio Tabellini, Presidente del Cna Industria, in una intervista pubblicata il 25 di luglio auspica che vengano favoriti i percorsi di aggregazione in rete mediante incentivazione fiscale e di accesso al credito e dano personalità giuridica alla rete e che vengano promossi percorsi di incentivazione all’innovazione dedicati alle Pmi. E’ importante che le imprese italiane trovino una forma di rete e un cambio di passo nella cultura di rete di impresa. Quello di cui si avverte la necessità è di programmazione e di tempi certi per fare investimenti.

Intanto Ivan Malavasi già Presidente di CNA Nazionale, è il nuovo Presidente e portavoce di Rete Imprese Italia , associazione che nasce come evoluzione del “Patto del Capranica”, stretto tra Casartigiani, CNA, Confartigianato, Confcommercio e Confesercenti. L’acronimo R.E TE. (Rappresentanza E TErritorio) intende favorire la promozione e il consolidamento delle imprese come componenti fondamentali del sistema economico e della società civile, nonché il riconoscimento del loro ruolo a tutti i livelli di interlocuzione istituzionale e privata.

Anche il neo Presidente di Confindustria Emilia Romagna Gaetano Maccaferri ha affermato durante la conferenza stampa di inizio mandato che vada assolutamente sostenuto lo sforzo di innovazione e di internazionalizzazione delle imprese per favorire i fattori di competitività e la crescita dimensionale anche attraverso le reti di imprese.

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