martedì 31 maggio 2011

La bussola di a l i p e r : Le imprese fanno rete, il nucleare fa il punto e il fotovoltaico, si internazionalizza?

E’ Roberto Dal Mas di recente alla guida della Direzione Marketing imprese della Banca dei Territori (Intesa San Paolo) che apre un desk dedicato al sostegno delle reti di impresa sia mettendo a disposizione un team di persone dedicate che con l’individuazione di prodotti finanziari ad hoc attraverso la sigla di specifici accordi con l’Agenzia RetImpresa  come hanno fatto anche Unicredit, Ubi Banca e BNL hanno stipulato dei prodotti ad hoc.

I contratti di rete sono delle forme di cooperazione negoziale tra imprese (un minimo di due) che abbiano degli obiettivi di mercato che si intersecano e rappresentano l’evoluzione e la piena maturità dei consorzi di imprese o dei DITE. Il contratto viene stipulato mediante atto pubblico o scrittura privata autenticata, con il quale le imprese perseguono l’obiettivo di accrescere la propria competitività e capacità di innovazione attraverso un programma comune in cui si impegnano a collaborare attraverso lo scambio di informazioni e prestazioni di natura industriale, tecnica o tecnologica. Gli utili di impresa reinvestiti nel fondo patrimoniale o nel conseguimento del programma di rete godono di una defiscalizzazione fino a un massimo di un milione di euro. Oggi i contratti siglati in Italia sono 54 per 291 attori partecipanti in 16 Regioni diverse.

Quando sul fronte del nucleare nessuno sembra essersi accorto del rischio che venga annullato il referendum per il controverso articolo 5 del Decreto Omnibus: “Abrogazione di disposizioni relative alla realizzazione di nuovi impianti nucleari” che recita “per acquisire ulteriori evidenze scientifiche non si procederà alla definizione e attuazione del programma di localizzazione , realizzazione ed esercizio di impianti di produzione di energia elettrica nucleare in Italia”. Aspettiamo che l’ufficio centrale della Cassazione per i referendum si esprima.

In Germania e in Svizzera stanno definendo dei piani per la progressiva uscita dal nucleare che la prima stima al 2022 e la seconda al 2020. Il piano della Merkel è quello di sostituire le 17 centrali presenti nel territorio da impianti che generano fonti rinnovabili.

Le opportunità di investimento estero per le aziende delle rinnovabili si stanno lentamente delineando all’orizzonte, per chi le può. L’Amministratore Delegato di Simest, Massimo D’Aiuto, l’Ambasciatore del Marocco, Hassan Abouyoub, e dei rappresentanti della Société d'investissements énergétiques (SIE), Ahmed Baroudi e Hassan Harrak si sono incontrati con il Vice Direttore Generale di Confindustria, Daniel Kraus.
Il governatore dello Hunan, Mr. Xu Shousheng, la Provincia dello Hunan in collaborazione con l’Unione Industriale di Torino, saranno a presentare in seminario le “Opportunità di collaborazione economica e commerciale con lo Hunan”, Giovedì 23 Giugno, a Torino, presso la Sala Londra del Centro Congressi Lingotto (Via Nizza, 280). Tra i progetti in carnet sono previsti $1,230,770,000 di investimento per un progetto fotovoltaico. (Marica Nobile in Confindustria e Cristina Pace Unione Industriale di Torino).

Il responsabile della commissione energia per l'Asian Development Bank, Seethapathy Chander, ha illustrato nei giorni scorsi in un incontro organizzato da Energy Lab e Fondazione Politecnico le opportunità di investire nelle rinnovabili in particolare in India.